Nella rubrica Che libro fa, Giovanna Zucconi su Tuttolibri n. 1660, riprendendo la tesi di Anne e Marine Rambach, rilancia una provocazione: tramite la cultura del gratuito promossa dal web, si assiste alla pauperizzazione di chi la cultura la produce. In particolare riporta una traduzione automatica, delirante, che paradossalmente un traduttore dovrà rivedere. A quale compenso?
Con l'archivio del quotidiano inoltre si può ricostruire lo sviluppo del mondo blog riconosciuto ormai a pieno titolo accanto alla carta stampata.
martedì 14 aprile 2009
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La risposta alla di domanda di Zucconi è, in parte, data nel saggio di Keen Dilettanti.com.
RispondiEliminaIlweb produce una cultura che sarà anche gratuita,ma non è controllata.I contenuti più facilmente utilizzabili sono quelli più semplici,ma questo potrebbe anche significare "peggiori"