
Vorrei segnalare un articolo pubblicato nella rivista Le Scienze di Luglio 2008 dal titolo
Scienza 2.0 per me molto significativo.

L'autore è M.Mitchell Waldrop, giornalista scientifico free lance.
In sintesi l'articolo tratta i seguenti punti:
- Per "Scienza 2.0" si intende la pratica sempre più diffusa tra gli scienziati di pubblicare on line risultati sperimentali, teorie emergenti, rivendicazioni di scoperte e bozze di articoli che chiunque può leggere e commentare.
- Secondo i suoi sostenitori, queste pratiche open access rendono la ricerca scientifica più collaborativa e, quindi, più produttiva.
- Secondo i critici, invece, gli scienziati che pubblicano i risultati preliminari on line rischiano che qualcun altro rubi loro le idee e le sfrutti per ottenere riconoscimenti o persino brevetti.
- Nonostante i pro e i contro, i siti di Scienza 2.0 stanno crescendo. Ne è un esempio clamoroso il progetto OpenWetWare creato dai bioingegneri del MIT.
Per chi volesse ulteriormemte approfondire lo studio di questo nuovo fenomeno segnalo le seguenti letture:
Hooker B. Un'analisi in tre parti della scienza open access: www.3quarksdaily.blogs.com/3quarksdaily/2006/10/the_future_of_s_1.html.
Nature Network, un network on line su cui discutetre notizie e eventi scientifici: http://network.nature.com/.
Science Commons, un progetto on line per aiutare la scienza open access su Internet: http://www.sciencecommons.org/.
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