
Autori: Antonio Calvani e Mario Rotta.
La competenza dei manuali Erickson affiancata alle più moderne tecnologie. Il testo tratta un argomento importante, ossia le dinamiche interpersonali ed educative che si creano in internet, quando cioè la formazione è condotta a distanza. Insegnare dal web non è la stessa cosa che essere in cattedra. La percezione dello studente e del suo percorso di apprendimento è completamente scardinata. Spostare l’insegnamento sul web non è semplicemente cambiare luogo, ma è cambiare mondo, contesto, modalità di lavoro. Vanno riconsiderati gli attori, i processi, il modus operandi, ma anche il sistema di valutazione.
Il testo è molto interessante, anche se concentrato soprattutto sui problemi che possono nascere dalla didattica online, più che sulle potenzialità. Tuttavia partendo dai punti critici, dalle domande che inevitabilmente chi lavora in questo modo deve porsi, offre alcune possibili soluzioni, soprattutto in merito alla valutazione. Particolarmente utili anche i modelli operativi proposti, spendibili e pratici. L’aspetto che più mi ha colpito è la parte relativa all’interazione docente –discente, in particolare per i suggerimenti operativi che vengono proposti per mantenere un feed-back sull’interesse, la curiosità, le difficoltà degli studenti.Naturalmente esula in parte dall’insegnamento curricolare perché parte dal presupposto di una formazione completamente online, mentre nel nostro caso il computer è solo uno degli strumenti e uno dei luoghi di apprendimento, dato che lo affianchiamo poi a lezioni frontali, presenza in aula, ecc. Tuttavia ci sono molti spunti interessanti e alcuni aspetti che soprattutto chi insegna nella scuola deve considerare come il cambiamento di prospettiva quando ci si approccia in internet. Vi ho incuriosito almeno un po’?
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